L'acqua contiene molte sostanze che sono più o meno nocive
per i pesci, un buon acquariofilo deve saper fare i test dell'acqua
possibilmente con i test a reagente (ce ne sono di tante marche e di tanti
prezzi), e non con le striscette, perchè considerate poco affidibili e
imprecise. Le principali "sostanze" da testare dell'acqua
sono: pH (acidità), kH (durezza carbonatica), gH (durezza totale), NO2
(nitriti), NO3 (nitrati) e CO2 (anidride carrbonica),(da dedurre tramite una
tabella di correlazione tra il pH (acidità) e il kH (durezza carbonatica),
trovano così la giusta quantità disciolta in acqua, a patto che non si usino
altri acidificanti come la torba, estratti di catappa, quercia, ontano, etc.).
Altri test che si possono effettuare sono questi: NH3
(ammoniaca), NH4 (ammonio), O2 (ossigeno), PO4 (fosfati), Fe (ferro), Cl
(cloro), Mg (magnesio), Cu (rame), Ca (calcio), conducibilità, salinità,
alcalinità, etc.
pH
Il pH indica il grado di acidità, vale a dire il numero
relativo di ioni idrogeno (H+) e ioni idrossido (OH-) nell’acqua. Maggiore è la
quantità di ioni idrogeno più l’acqua è acida; viceversa, maggiore è la
quantità di ioni idrossido, più l’acqua è alcalina. Se il loro numero è uguale,
l’acqua è neutra. Il pH viene misurato solitamente da 0 (molto acido) a 14
(molto alcalino), mentre il pH 7 è neutro. La scala è su base logaritmica, vale
a dire che la variazione di un’unità riflette una variazione di 10 volte il
grado di acidità o alcalinità: un pH 5 è dieci volte più acido di un pH 6 e 100
volte più acido di un pH 7.
Il normale range di pH per i pesci d’acqua dolce è di 6-8 e
per quelli marini 7,5-8,5. I pesci d’acqua dolce sono abbastanza tolleranti di
valori di pH al di fuori del loro range, purché non estremi. Per questi pesci
può essere più pericoloso tentare di riportare rapidamente il pH nel range
corretto con l’utilizzo di prodotti chimici che lasciarlo com’è, perché le
fluttuazioni repentine del pH sono nocive.Negli acquari con molta vegetazione
il pH tende a variare perché durante il giorno le piante utilizzano per la
fotosintesi l’anidride carbonica, facendo aumentare il pH. Durante la notte
invece le piante emettono anidride carbonica, abbassando il pH. Le variazioni
di pH si possono evitare utilizzando sostanze tampone (vedi Alcalinità). Il pH
viene influenzato anche dall’accumulo di rifiuti organici e dall’anidride
carbonica prodotta dai pesci. Se il ricambio dell’acqua è insufficiente o poco
frequente, i detriti organici si accumulano abbassando il pH. In questo caso
sarà elevato anche il livello di nitrati. Se il pH si abbassa troppo i batteri
nitrificanti del filtro biologico non agiscono correttamente con un conseguente
aumento dell’ammoniaca. I pesci producono anidride carbonica, il cui livello
tenderà ad aumentare eccessivamente, con conseguente diminuzione del pH, se la
superficie della vasca è troppo piccola; è infatti sulla superficie dell’acqua
che avvengono gli scambi gassosi, con assorbimento di ossigeno e rilascio di
anidride carbonica da parte dell’acqua. L’eccesso di anidride carbonica inoltre
ostacola l’assorbimento di ossigeno da parte dei pesci. Il grado di pH
dell’acqua può essere misurato con vari test. Se il pH si discosta da quello
ideale per la specie si può intervenire effettuando dei cambi parziali
dell’acqua ed eventuali aggiunte di prodotti specifici, seguendo con cura le
indicazioni riportate sulla confezione per evitare variazioni brusche del
valore.
kH
È la durezza dovuta agli ioni idrogenati. Viene chiamata
temporanea o carbonatica perché questi ioni dopo l'ebollizione precipitano. Si ottiene sperimentalmente
sottraendo alla durezza totale la durezza permanente. Essa è dovuta soprattutto
alla presenza dei bicarbonati di calcio e magnesio. In acquario il valore
ideale è tra 3 e 10, a seconda del valore che richiedono i pesci, però il
valore non dovrebbe mai aggirarsi al di sotto dei 3, massimo 2 gradi,
altrimenti si rischierebbero delle oscillazioni di pH, poichè il kH funge da
sostanza tampone per il pH, infatti abbassano questo è anche possibile
abbassare il pH, però in modo graduale, perchè molti pesci sono sensibili a
questi sbalzi di acidità.La presenza di minerali nell’acqua è indispensabile; i pesci non possono sopravvivere in acque completamente prive di minerali come l’acqua distillata. L’assorbimento di minerali dall’acqua è altrettanto importante, se non di più, di quello alimentare.
Ogni specie di pesce ha bisogno di determinate durezze, perciò bisogna associare specie con le stesse necessità.
La misura più comune per rappresentare la durezza è costituita dai gradi francesi, °f. Viene anche definita dai milligrammi d calcio carbonato per litro d’acqua (vale a dire le parti per milione, ppm). 1 °f corrisponde a 10 mg/l di CaCO3. In acquariofilia si usano spesso i gradi tedeschi (°dGH o °T). Si possono convertire i gradi tedeschi in gradi francesi in questo modo: 1 °dGH = 1,78 °f, mentre 1 °fr = 0,56 °dGH.
In genere, le acque vengono classificate in base alla loro durezza come segue
- fino a 7 °f: molto dolci
- da 7 °f a 14 °f: dolci
- da 14 °f a 22 °f: mediamente dure
- da 22 °f a 32 °f: discretamente dure
- da 32 °f a 54 °f: dure
- oltre 54 °f: molto dure.
NO2
I nitriti derivano dall'ossidazione dell'ammoniaca ad opera dei batteri del filtro, perciò sono il risultato della seconda fase del ciclo dell'azoto. Negli acquari già avviati e popolati da tempo questi batteri sono presenti in numero consistente nel filtro, nel fondo, sulle piante. In un acquario nuovo devono prima svilupparsi e per svilupparsi hanno bisogno delle sostanze di rifiuto da smaltire e trasformare, infatti non bisogna mai aggiungere nuovi materiali /I nitriti derivano dall'ossidazione dell'ammoniaca ad opera dei batteri del filtro. Negli acquari già avviati e popolati da tempo questi batteri sono presenti in numero consistente nel filtro, nel fondo, sulle piante. In un acquario nuovo devono prima svilupparsi e per svilupparsi hanno bisogno delle sostanze di rifiuto da smaltire e trasformare. Inoltre non bisogna inserire in un acquaio già avviato nuovi materiali come canolicchi, dove si insedieranno batteri nitrificanti, perchè si potrebbe riverificare un nuovo ciclo di azoto, e i pesci non tollerano nitriti nell'acqua perchè sono tossici.
CO2
L'anidride carbonica (nota anche come biossido di carbonio o
diossido di carbonio) è un ossido acido (anidride) formato da un atomo di
carbonio legato a due atomi di ossigeno. È una sostanza fondamentale nei
processi vitali delle piante e degli animali. È ritenuta uno dei principali gas
serra presenti nell'atmosfera terrestre. È indispensabile per la vita e per la
fotosintesi delle piante, infatti le piante svolgono la fotosintesi
clorofilliana e emettono anidride carbonica. Per aiutare le piante a crescere
meglio e ad avere un ulteriore nutrimento, molto spesso negli acquari si
aggiungono impianti, che possono essere a bombola o biologici, che immettono
questa sostanza in acquario favorendo anche l'ossigenazione dell'acqua, perchè
le piante emettono più ossigeno.La quantità ideale disciolta in acqua è tra 15 e 40 ppm e può essere scoperta, osservando una tabella che correlaziona il valore del pH e quello del kH:
NH3
L'ammoniaca è un composto dell'azoto di formula chimica NH3
ed è prodotta dalla decomposizione di sostanze organiche all'interno della vasca e quindi dà inizio al ciclo dell'azoto.L'ammoniaca in acquario non deve essere presente e se si riscontrano anche valori minimi si consiglia di eseguire un cambio parziale di acqua.
NH4
L'ammonio (NH4) nell'acqua indica la presenza di residui
organici dovuti agli escrementi dei pesci, ai residui di mangime non consumato
e dalle piante in fase di decomposizione. Questa è la prima fase di
trasformazione da parte di batteri specializzati, il cosiddetto ciclo
dell'azoto. Una presenza con concentrazione da 0,10 mg/l a 0,50 mg/l è normale.
Nel caso di una presenza superiore, si consiglia di eseguire un cambio parziale
dell'acqua.
°C
|
4
|
6
|
8
|
10
|
11
|
12
|
13
|
14
|
15
|
16
|
17
|
18
|
19
|
Mg/l 02
|
12,7
|
12,1
|
11,5
|
10,9
|
10,7
|
10,4
|
10,2
|
10
|
9,8
|
9,56
|
9,37
|
9,18
|
9
|
°C
|
20
|
21
|
22
|
23
|
24
|
25
|
26
|
27
|
28
|
29
|
30
|
31
|
32
|
Mg/l 02
|
8,84
|
8,68
|
8,53
|
8,38
|
8,25
|
8,11
|
7,99
|
7,86
|
7,75
|
7,84
|
7,53
|
7,42
|
7,32
|
I valori ideali sono compresi tra 5 e 9, 8 è un valore ottimo.
Tutti questi valori sono importantissimi per l'acquario e devono essere monitorati almeno una volta alla settimana o ogni due settimane, per assicurarsi il buon funzionamento della vasca. Se si riscontrano valori che non sono buoni, bisogna provvedere a metterli in sesto.
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