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24 ottobre 2012

GUIDA: Il ciclo dell'azoto

I pesci immettono nell’acqua in cui vivono sostanze di scarto, principalmente ammoniaca (NH3), che si accumulano nell’acqua e che porterebbero ben presto a condizioni insostenibili per la vita, senza un adeguato sistema di filtrazione. Per mantenere l’acqua pulita è indispensabile l’azione del filtro biologico, costituito da batteri benefici che convertono l’ammoniaca prima in nitriti (NO2) e quindi in nitrati (NO3), a bassa tossicità, compiendo il cosiddetto ciclo dell’azoto.




Prima che l’acquario possa accogliere i pesci è necessario prepararlo avviando il ciclo dell’azoto; in caso contrario si può causare la cosiddetta sindrome della vasca nuova, causata dal rapido aumento dell’ammoniaca causata dal metabolismo dei pesci e dalla decomposizione delle feci e dei resti di cibo.
La preparazione della vasca richiede mediamente 4-6 settimane; il tempo necessario dipende da vari fattori quali le dimensioni della vasca, la temperatura dell’acqua, il tipo di sistema di filtrazione e il numero di pesci impiegati per l’avviamento.Un paio di settimane dopo aver immesso nella vasca alcuni pesci per l’avviamento, l’ammoniaca inizia ad accumularsi. Questo porta alla rapida moltiplicazione dei batteri che utilizzano ammoniaca per convertirla in nitriti e successivamente di quelli che trasformano i nitriti in nitrati, dando il via al ciclo dell’azoto. I batteri per moltiplicarsi hanno bisogno di ossigeno, che viene fornito tramite la pompa per l’aerazione.
I nitrati iniziano progressivamente ad aumentare, ma sono molto meno tossici di ammoniaca e nitriti. I nitrati vengono eliminati dalla vasca tramite frequenti cambi d’acqua parziali.
Durante il periodo di avviamento occorre monitorare i valori di pH, ammoniaca, nitriti e nitrati tramite gli appositi test in vendita nei negozi di acquari. È normale una lieve diminuzione del pH durante la fase di avviamento.
Il ciclo dell’azoto è un fenomeno naturale che deve svolgersi in un certo periodo di tempo (solitamente si completa in 4 - 5 settimane), tuttavia lo si può accelerare leggermente con vari accorgimenti, anche se conviene aspettare più tempo per ragioni di sicurezza:

  • Aggiunta di ghiaino, canolicchi prelevati da un acquario maturo e senza problemi di malattie. Nel ghiaino e nei canolicchi è presente un’abbondante flora batterica e l’aggiunta di una piccola quantità può rapidamente colonizzare la nuova vasca.
  • Aggiunta di cibo. Una piccola quantità di cibo (è sufficiente un pizzico) aggiunta all’acqua tutti i giorni rappresenta una fonte di cibo per i batteri. Una quantità eccessiva può tuttavia decomporsi e causare l’inquinamento dell’acqua.
  • Aggiunta di prodotti commerciali. In vendita si trovano biocondizionatori contenenti batteri del ciclo dell’azoto da aggiungere al filtro, che possono accelerare significativamente la preparazione della vasca.

In ogni caso ci vuole del tempo perché si stabilisca una colonia batterica efficiente; non si deve affrettare l’introduzione di molti pesci contemporaneamente, altrimenti la capacità del filtro biologico di pulire l’acqua verrebbe sopraffatta. Un paio di settimane dopo che la vasca è pronta e presenta le corrette caratteristiche chimiche si inizia a introdurre pochi pesci alla settimana. Aggiungendo gli animali in modo graduale si permette ai batteri di replicarsi in proporzione alla quantità di ammoniaca presente nell’acqua, senza che questa aumenti in modo eccessivo.
Durante il periodo di avviamento si può osservare un intorbidimento dell’acqua dovuto alla crescita batterica. È un fenomeno normale; se il sistema di filtrazione è adeguato, l’acqua dovrebbe ritornare limpida in pochi giorni.

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